![]() |
Association Européenne Des Enseignants
Sito della Sezione Italiana dell'AEDE SEDE:
00186 Roma - Via Angelo Brunetti, 60 |
Associazione Europea degli Insegnanti
ATTENTATI TERRORISTICI DI PARIGI
DICHIARAZIONE DEL COMITATO CENTRALE DELL’AEDE SUGLI ATTENTATI TERRORISTICI DI PARIGI
ROMA 01 FEBBRAIO 2015
i gravi attentati di Parigi, che hanno colpito soprattutto la libertà di espressione e di stampa,ci impongono di riflettere sull’importanza della salvaguardia della libertà personale e della diffusione delle idee, come strumento vitale per ogni democrazia contemporanea.
Il bersaglio di tali attacchi brutali è stato proprioilcuore dellasocietà democratica, la libertà e la democrazia. Non tanto la democrazia delle istituzioni ma la democrazia dei diritti che si traduce nel nostro vivere quotidiano. Nasce a questo punto il dovere di difendere non soltanto noi stessi ma anche il nostro modo di vivere.
E’ necessario, pertanto, rimettere al centro di ogni dibattito la ricerca costruttiva dei valori fondanti della nostra società, come sinonimo di progresso e di diffusione di un modello di democrazia dialogante e di una cultura di pace e di tolleranza.
Ci rivolgiamo, pertanto, con forza a tutte le organizzazionimultilateralieuropeeper la tutela dei principali valori della convivenza civile:diritti umani,democrazia, Stato di dirittoeperché possa essere mantenuto il dialogointerculturale el’impegnoper la realizzazione diuna coesionesociale pertutti.
Di fronte ad una sfida inedita e complessa come quella che abbiamo davanti bisogna agire con determinazione. E’ necessario che ci sia democrazia, più democrazia, una società aperta, più umanità.
Non intendiamo assolutamente confondere l’Islam con il terrorismo. Il terrorismo non ha una religione. L’Islam, pertanto, non è identificabile col terrorismo. Esso è la risposta sbagliata e drammatica di una minoranza alla modernità, ai problemi economici, morali, culturali che lo sviluppo e la globalizzazione pongono. Qualsiasi terrorismo lavora per il “peggio”, non vuole mai il dialogo. Mira a dissolvere i legami e le convenzioni che tengono insieme gli esseri umani, a dispetto delle loro differenze e delle loro culture, mira ad abolire l’uguaglianza e la dignità umana, mira ad abolire il riconoscimento delle libertà di espressione e tenta di colpire al cuore le democrazie viste come nemiche.
La violenza e l’omicidio non sono mai giustificabili su nessun piano e per nessuna ragione perché il diritto alla libertà in qualsiasi forma è il diritto fondamentale che viene prima di tutti gli altri. Pertanto non potremo mai giustificare il terrorismo.
Ma le parole non bastano, e il multiculturalismo rimarrà una vuota utopia se quei valori di libertà, uguaglianza e fratellanza, tanto predicati in questi giorni non si trasformeranno in azioni concrete.
La marcia di milioni di parigini e leader di governo provenienti da tanti Paesi ha mostrato, con forte solennità, quale deve essere la nostra risposta: unità e determinazione nel difendere la nostra sicurezza e nel confermare i pilastri della nostra libertà
Al terrore e alla barbarie dobbiamo reagire senza paura e senza rinunciare ai capisaldi delle nostre libertà; libertà che, comunque, devono poggiare sulla responsabilità.